Il mirino elettronico
della Leica Digilux II
Il
mirino elettronico della Digilux II
Si deve
segnalare che tale congegno non ha nulla a che fare con i mirini
delle videocamere: la luminosità è eccezionale e così pure la
purezza dei colori e la visibilità dei particolari. Durante la
messa a fuoco manuale la parte centrale dell’immagine viene
fortemente ingrandita e questo agevola molto l’esatta regolazione
e segnala che si sta agendo sulla ghiera giusta. Si assicura che
l’immagine comprende il 100% del campo inquadrato; la correzione
diottrica consente ai portatori di occhiali di vedere un’immagine
nitida come non mai. È possibile seguire i soggetti in movimento
poiché lo sfarfallamento è appena percettibile.
Di fatto il
mirino elettronico rende superfluo l’uso del display, ovviamente
presente e di dimensioni assai superiori alla media. E consente un
risparmio non indifferente di energia elettrica.
A questo punto
mi domando se ha senso continuare nella costruzione di reflex
digitali le quali impiegano un meccanismo di fatto inutile,
rumoroso e soggetto all’inevitabile logorio se non delle parti
meccaniche quanto meno degli elastomeri utilizzati per
ammortizzare l’urto dello specchio. Ma il quesito riguarda i
costruttori i quali devono tener conto anche del mercato, sul
quale la reflex slr ha emarginato gli altri sistemi di mira, pur
se i risultati non sono sempre conformi alle aspettative.
Ma torniamo alla Diglux II.
OoOoOoO
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