Ho usato molto le Rollei ed ho
anche riflettuto a lungo sulle loro possibilità.
Vorrei condividere queste riflessioni con altri appassionati di
fotografia.
Una volta coloro che pensavano di aver qualcosa da comunicare facevano
stampare a proprie spese un libro, destinato nella migliore delle
ipotesi a restare nel fondo della biblioteca di amici disposti a
riceverlo in dono e a simulare un interesse spesso inesistente.
Il web consente di realizzare questo sogno con minore impegno e con la
speranza che qualcuno legga con un minimo di interesse (o cambi subito
sito).
E così sto redigendo, poco alla volta, un E-book che sta prendendo forma
e spero susciti l'interesse di qualcuno.
Devo
fare una precisazione: quando parlo di Rollei senza migliore
precisazione, mi riferisco, per abitudine ormai inveterata, ai
vari modelli biottica. Spiega Angelo Derqui alla pag. 55 del suo introvabile
libro Rollei,
Editrice Grelli (anch'esso guarda caso dedicato esclusivamente alle
biottica), che il nome Rolleiflex è ricavato da ROLLfilm -
hEIdecke - spiegelreFlex, acronimo
da rollfilm, Heidecke con specchio riflettore. La denominazione ben si attaglia dunque alle
biottica ed anche alle
SLR della serie 66. Sarebbe del tutto impropria per altri apparecchi e
in effetti la 35, altra meraviglia della tecnica, reca semplicemente la
denominazione Rollei.
Ma poiché ciò che appare in questo sito, e questo
E-book in particolare, vuole essere frutto di concreta esperienza e non
una ripetizione di ciò che altri già hanno scritto meglio di me,
mi occupo in questa sezione soprattutto di Rollei biottica.
Chiudo questa pagina introduttiva con
un'osservazione filologica.
OoOoOoOoOoO
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