La sincronizzazione

 

Quando è stata messa in commercio la prima Automat, nell’anno 1937, unica fonte di luce ausiliaria erano le lampadine monouso, così dette vacublitz, capsule contenenti materiale infiammabile che si accendeva per effetto di un contatto elettrico.

La combustione avveniva con un certo ritardo rispetto al passaggio della corrente e si protraeva per un tempo non trascurabile. Al fine di usufruire della potenzialità offerta dalla sorgente luminosa era quindi  indispensabile lavorare con tempi lunghi, dell’ordine di 1/25 e soprattutto stabilire il contatto con un certo anticipo, dell’ordine di 1/30 di secondo, rispetto all'apertura dell'otturatore.

Nella Rollei Automat dell’anno 1939 compare come opzionale questo tipo di sincronizzazione, così detta M, che diventa di serie nei modelli successivi e tale rimane ancora nel modello 1949.

Con l’anno 1951 i professionisti cominciano ad usare il lampo elettronico che ha la caratteristica di liberare tutta la sua potenza luminosa in un tempo ridottissimo, dell’ordine del millesimo di secondo e quindi può essere sfruttato, con l’otturatore centrale, in tutti i tempi disponibili e fungere da validissimo aiuto per schiarire le ombre nei controluce più spinti. Ma il lampo elettronico ha la caratteristica di partire senza alcun ritardo rispetto al contatto elettrico che deve quindi avvenire nel momento in cui l’otturatore è completamente aperto (così detta sincronizzazione X) . L'apparecchiatura ha un peso e un costo non indifferenti ed è quindi conveniente solo per chi prevede di scattare numerosi lampi. Negli altri casi conviene pur sempre fare uso delle lampade mono uso. La nuova  Automat dell’anno 1951 consente  di fruire di entrambe le sincronizzazioni  col semplice spostamento di una leva. Il comando dell'autoscatto rimane indipendente.

Solo con la 3,5 F e con la 2,8 D compare la leva unica che seleziona autoscatto (con sincronizzazione X), sincronizzazione X, sincronizzazione M.

Intanto il flash elettronico diventa meno costoso e meno ingombrante e comincia a entrare nella disponibilità di tutti, mentre le vacublitz diventano   più costose e scarsamente reperibili.

Così i più recenti modelli di Rollei T e di Rolleicord VB   vengono commercializzati con la sola sincronizzazione X, oltre all’autoscatto.

Nella GX (e poi nella FX e FW grandangolo) rimane la sola sincronizzazione X, con possibilità di regolazione TTL flash mediante apposito adattatore SCA 356.

Ma su questo argomento diciamo qualcosa nel capitolo dedicato alla Rollei e il flash.

 OoOoOoO

 

 

Antefatto

Come, quando, perché Rollei

Diavolo di un Mutar

Elogio della Rolleicord

La Rollei che vorrei

Una bella coppia

Quale Rollei (e quante)

Rollei un mito che è ancora realtà

Il mercato delle vecchie rollei

La rollei e il flash

Dove trovo la mia (o le mie) Rollei