Ipotesi provocatoria

 La Cosina, trasformando un corpo inizialmente destinato ad una reflex di fascia bassa, ha immesso sul mercato, verosimilmente in accordo con Solms,  una serie di prodotti che ampliano le possibilità di uso degli obbiettivi Leica e forniscono anche un’accettabile alternativa più economica per le lunghezze focali di uso marginale.

La Rollei si è inserita in quel filone ed ha messo in catalogo la RF, con un corpo macchina in alluminio, baionetta Leica e corredo di ottiche dedicate, fra le quali il mitico Sonnar 2,8, per vero venduta ad un prezzo che mi sembra notevole. Se avrò la possibilità di effettuare una prova farò il parallelo con la Bessa R, altrimenti prima o poi troverete qualcosa su quest’ultima. L’acquisto della RF non rientra per ora nei miei programmi, salvo che non si concretizzi l’ipotesi che di seguito formulo.

Invero una RF, con sensore digitale di dimensioni non troppo lontane dal fotogramma 24 x 36 e magari con un mirino elettronico che consenta di superare i limiti per la messa a fuoco conseguenti alla ridotta base telemetrica e la scarsa versatilità del mirino ottico a cornicette, sarebbe in grado di utilizzare tutti gli obbiettivi Rollei, tutti gli obbiettivi Leica  a baionetta e a vite con anello di raccordo,  e magari qualche obiettivo russo di qualità (ce ne sono di pregevoli, checché  ne pensino i puristi) e potrebbe avere una sua precisa collocazione sul mercato anche perché caratterizzata dal marchio Rollei.  

Ma torniamo ancora una volta alla Digilux II.

Altair

OoOoOoO

 

 

Antefatto

Come, quando, perché Rollei

Diavolo di un Mutar

Elogio della Rolleicord

La Rollei che vorrei

Una bella coppia

Quale Rollei (e quante)

Rollei un mito che è ancora realtà

Il mercato delle vecchie rollei

La rollei e il flash

Dove trovo la mia (o le mie) Rollei