Dopo i confetti...
.... Nascono i difetti della
Star, per vero
poco rilevanti per quanto ho potuto constatare.
Le sospensioni sono troppo
rigide: evidentemente le strade italiane, le cui buche si
sentono tutte, sono al livello di quelle indiane. E non si può
darla colpa alla qualità delle coperture poiché ho montato come
optional le Michelin che a giudicar dal prezzo, dovrebbero
essere quanto di meglio offre il mercato.
Le vibrazioni sul manubrio
si sono rivelate eccessive, tanto da render di fatto
inutilizzabili i due specchietti retrovisori.
Il problema della visibilità è stato
risolto con una sorta di
triangolazione con fascette di plastica
ma il poco gradevole
massaggio ai polsi è rimasto invariato.
Dopo circa 700 km è
intervenuta
qualche difficoltà nel trovare la posizione folle del cambio. La
vecchia esperienza ha suggerito di far verificare il cavo
frizione che in effetti si stava per rompere. Dopo la
sostituzione il cambio ha funzionato regolarmente; come
suggerito su un sito dedicato appunto alla Star, è stato
aggiunto del grasso spray nella scatola del selettore (invero il lubrificante era stato dato con contagocce all'atto
del montaggio) e il passaggio delle marce è divenuto ancor più
agevole.
Verso i 2.000 km
è apparsa una perdita d'olio, modesta ma fastidiosa.
Verosimilmente si imponeva la sostituzione deIle guarnizioni di
tenuta sull'asta di comando frizione. Il problema
è stato però ingigantito dalla scarsa disponibilità del
più vicino concessionario il quale ha prospettato la necessità
di lasciare la star per il tempo necessario allo smontaggio del
motore, ricerca del guasto, richiesta dei pezzi di ricambio
ed ha anche messo in dubbio l'operatività della garanzia.
Misurata la perdita, invero limitata poiché il livello del
lubrificante non scendeva in modo apprezzabile neppure dopo
molti mesi, ho rimediato sistemando una vaschetta di
raccolta ed ho atteso tempi migliori, complice qualche problema
di salute che per qualche mese mi ha impedito di usare il mezzo a due ruote.
Poi superate le
difficoltà personali ho pensato che il tempo fugge veloce e
forse conveniva non dilazionare l'acquisto di uno scooter
meno sensibile alle asperità stradali e potente quanto
necessario per tenere su autostrada almeno i cento all'ora, onde
evitare di esser risucchiato da autotreni che ti pelano
procedendo a andature ben superiori a quelle che il
cronotachigrafo dovrebbe registrare come massime. La scelta è
caduta sulla
Vespa 300 di cui vi
parlo in altra pagina.
Forse se le Assicurazioni
fossero più comprensive per il caso di possesso di più mezzi
la Star sarebbe stata conservata. Sulla scelta di dare indietro
la 151 rimettendoci una somma non indifferente ha influito
non poco la pletora di
segnalazioni negative, facilmente reperibili sul web, circa
inconvenienti anche gravi capitati a coloro che speravano di ritrovare
un mezzo affidabile quanto la Vespa di una volta.
Sono però grato alla Star
che mi ha fatto riprovare la gioia di condurre un mezzo a
due ruote e anche al progresso che mi consente di usare una
Vespa rimodernata e adeguata alle attuali esigenza
della circolazione sulle nostre dissestate e strade affogate dal
traffico crescente.
Ma continuo a guardare con
interesse e con nostalgia le
Vespe ultra cinquantenni rimesse a
nuovo che ogni tanto capita di incontrare.
OoOoOoO
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a un mito rinasce
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