La Rollei e i bambini

Ho due nipotini che rallegrano la mia sera col pensiero che la lampada della vita continuerà a passare da una mano all’altra.

E poiché la fotografia è una delle attività per me più gratificanti i due piccoli sono i miei soggetti abituali, specie la bimba che volentieri si presta ad assecondare le richieste del nonno ed anzi lo sollecita a realizzare nuove foto.

Come è naturale non uso solamente la biottica: per qualche scatto al volo  meglio si prestano la Dk 3000 o la Leica Digilux, se non altro perché le immagini mal riuscite possono essere eliminate a costo zero con un colpo di mouse, quelle discrete possono essere conservate su un CD, per realizzare un album digitale di minimo ingombro, le migliori vengono agevolmente trasferite su carta per realizzare immagini tutto sommato dignitose ed accettabili ed anzi,  se realizzate in laboratorio su carta fotografica, uguali in pratica a quelle da un negativo 35 mm..

Ma quando cerco di realizzare scatti che valgano oltre il ricordo di un momento nella crescita dei miei piccoli, ho ancora una volta modo di constatare che è ben difficile eguagliare con qualsiasi altro strumento fotografico i risultati consentiti da una Rollei biottica.

Le opportunità indicate nel capitolo dedicato alla Rollei e la figura umana vengono esaltate quando si deve fotografare un bambino la cui figura diviene ridicolmente deforme se ripresa da vicino all’altezza dell’occhio di un adulto. Certo vi è sempre la possibilità di accucciarsi, anche se le giunture dei nonni non sempre  gradiscono questa ginnastica, ma il pozzetto consente di scattare facilmente anche a pochi decimetri dal suolo, in modo da far dominare la figura del piccolo sul mondo circostante.

E poi la macchina ha un aspetto tranquillizzante, non viene puntata come un’arma, non fa rumore, può essere attivata in pochi istanti dalla borsa pronto e, se preventivamente regolata sui valori utili per le foto a media distanza, in relazione alle condizioni di luce, può essere anche usata per immagini prese al volo, tanto il medio formato perdonerà qualche imperfezione e soprattutto ci restituirà  un negativo dal quale si potranno ricavare stampe di notevoli dimensioni.

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