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Gabriella Schelotto
scrittrice
fuori dal coro
Del mio romanzo
Da quanto tempo desidero scrivere un
romanzo, nemmeno lo ricordo. Non un testo qualunque, proprio un romanzo.
Credo che le mie ricorrenti malinconie abbiano premuto sull’anima fino a
convincermi che consegnando un po’ di vita alla pagina ne avrei
scoperto, in ultimo, il senso, e trasportato il peso con leggerezza.
Fra le dita il filo oscuro e ingarbugliato dell’esistenza, potrei
inchiodare al legno il dolore del tempo assegnatomi; setacciare e
analizzare anche i recessi più bui con una pazienza un po’ crudele;
radunare anche le piccole perle sparse a caso nel cammino.
Da che parte incominciare? Non posso ricorrere al caldo e familiare
“C’era una volta …”; anche se il romanzo, in fondo, non è che una
favola.
Non che l’inizio sia tutto e già il romanzo, ma un incipit come si deve
è una buona credenziale, è una specie di impegno preso ed è quello che
mi fa decidere di proseguire o di arrestarmi nella lettura di un libro.
Che dire, poi, di quanto, nel romanzo, potrebbe inserire il lettore di
personale alla sua storia, ove avesse l’avventura di camminare, curioso,
tra le pagine del libro?
Porsi altre domande o incominciare, mettendosi alla prova?
La sera, a letto, mentre combatto senza riuscirvi l’angoscia che mi
invade per l’imminente arrivo del sonno, mi succede che vari pensieri,
ormai evidentemente interiorizzati, si affaccino alla mente in modo
ordinato e compiuto. Resterebbe solo la piccola fatica di trascriverli
presto, subito, facendoli passare dalla mia testa alla pagina perché non
vadano perduti. Sono pensieri belli nella loro limpidezza, puliti e
levigati: perfetti. In tutto corrispondono a quello che sento e sono …
Giunta a quel punto però, non ho più alcuna forza. Solo, mi resta un
infinito spazio stupefacente che mi culla nella sensazione di una
felicità piena, inattaccabile, onnipotente.
Il giorno dopo, di tutto restano poche ceneri spente: un ricordo
sfigurato presto si dilegua.
OoOoOoOoO
Quando il libro era già in
commercio
http://www.amazon.it/Il-nespolo-che-guardava-casa/dp/8888449728
ho ripescato questo scritto
che forse poteva servire come prefazione. Magari ci penserò per
l'edizione in formato elettronico.
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