La
lastrina di messa a fuoco
Alla pagina 216 del Book di Derqui e
alla pagina 138 del Nuovo Manuale Rollei di Ghedina edizione 1972,
vengono descritti diversi tipi di lastrina di messa a fuoco, dalla
più semplice in vetro smerigliato, alla più complessa con
microprismi e stigmometro.
Non sono riuscito a trovare
l'indicazione del modello che per primo è stato fornito con
le lastrine di maggior complessità (e più comode nell'uso).
Dall'esame dei modelli in mio possesso posso rilevare (ma non so
fino a qual punto questa osservazione valga quale regola generale)
che la lastrina con
stigmometro caratterizza i modelli con
cappuccio mobile, per i quali la sostituzione è piuttosto
semplice.
Così trovo la lastrina stigmometrica
solo nella Rolleicord VB, in alcune 3,5 F, nelle 2,8 F, nella
Magic. Una
curiosità: nell'Agfa Flexilette, biottica nel formato 35 mm degli
anni '70, da me descritta nel sito del Rollei Club ove ho fatto
un parallelo un poco forzato con la Rolleiflex 4x4, e oggetto di
altro
paragrafo in questo
sito, lo schermo di
messa a fuoco ha il suo bravo stigmometro che a prima vista sembra
meno preciso di quello delle Rollei. Ciò per ragioni geometriche di cui parlerò tra poco
e non qualitative.
Quando nell'anno 1959 ho acquistato la
Rolleicord VA che ancora conservo in piena efficienza sono rimasto
entusiasmato della facilità di messa a fuoco che consentiva
risultati insperati. Dopo 46 anni la VA lavora come se fosse
appena uscita dalla fabbrica ma i miei occhi hanno lasciato buona
parte della loro efficienza nelle pagine dei codici e negli
schermi dei computer e, pur con l'uso di occhiali graduati, per essere sicuro di aver regolato al meglio l'apparecchio
devo prestare molta attenzione ed effettuare ripetuti aggiustamenti.
Nessuna difficoltà incontro invece per la messa a fuoco con
apparecchi dotati della più sofisticata lastrina con
stigmometro.
Non pretendo di insegnare alcunché agli esperti, ma può essere
utile ricordare che tale dispositivo consta di due piccoli
prismi affiancati e contrapposti su un piano orizzontale, i quali
determinano deviazioni uguali ed opposte dei raggi relativi a una
linea verticale che sia a fuoco. I segmenti si allineano solo se
la messa a fuoco è perfetta; altrimenti divergono pur restando
paralleli.
Per comprendere i limiti dello
stigmometro è opportuno leggere il confronto con il telemetro
della Leica M, alle pagine 30 e seguenti del bel libro di Gunter
Osterloh, dedicato a tale apparecchio. Rimando direttamente al
chiaro testo, cui farei sicuramente oscura glossa, e riferisco
solamente le conclusioni. Il telemetro della Leica M consente una
messa a fuoco più precisa rispetto allo stigmometro con focali
fino a 135 mm e la precisione rimane la stessa per tutte le focali inferiori.
In pratica la focale di 75 - 80 mm delle Rollei consente ancora di
sfruttare adeguatamente le possibilità dello stigmometro, una
decisamente inferiore come il 45 mm dell'Apotar 2,8 montato sulla
Flexilette, determina misure distinte da una certa approssimazione.
Ma io continuo a lanciare il messaggio
di usare le Rollei, tutte le Rollei che possediamo, e non lasciarle
mai a lungo in un cassetto. E per rendere più agevole l'uso dei modelli che
hanno la lastrina sprovvista di stigmometro vi è sempre la
possibilità di far luogo ad un aggiornamento. Modificare una Rollei può avere il sapore di
profanazione, ma un intervento sempre reversibile, tale da
consentirci un migliore uso, mi sembra da prendere in
considerazione .
Sono abbastanza conosciuti gli schermi Acute Matt,
disponibili per i vari modelli Rollei, il cui difetto è
solamente quello di costare abbastanza cari, più del prezzo
corrente per una ottima Rolleicord IV o V. Per vostra comodità
riporto gli indirizzi per il rintraccio di tali schermi:
http://www.intenscreen.com/
e anche
http://www.fotomayrhofer.com/
Ma posso
indicarvi un'alternativa economica da me collaudata:
all'indirizzo
http://search.ebay.it/_W0QQgotopageZ1QQsassZredleica1QQsorecordsperpageZ25QQsosortorderZ1Q
QsosortpropertyZ1QQssPageNameZSTRKQ3aMEWAQ3aMESOI
viene offerto, ad un prezzo reso ancor
più favorevole dall'attuale cambio euro - dollaro, uno schermo con
stigmometro, destinato appunto ai modelli Rollei con pozzetto
fisso. Il montaggio richiede solo un poco di pazienza e un piccolo
cacciavite a taglio, normale dotazione delle trousses per
hobbisti. Vi assicuro che vale la pena di fare la prova: dopo aver
così modificato la Rolleicord V ho ordinato altri due schermi che
monterò sull'Automat B e sulla 2,8 C e forse mi verrà la
tentazione di intervenire anche sulle altre Rolleicord e Automat
in mio possesso.
OoOoOoO
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