Lo stigmometro
Non pretendo di insegnare alcunché
agli esperti, ma può essere utile ricordare che tale
dispositivo consta di due piccoli prismi affiancati e contrapposti
su un piano orizzontale, i quali determinano deviazioni uguali ed
opposte dei raggi relativi a una linea verticale che sia a fuoco.
I segmenti si allineano solo se la messa a fuoco è perfetta;
altrimenti divergono pur restando paralleli.
Per comprendere i limiti dello
stigmometro è opportuno leggere il confronto con il telemetro
della Leica M, alle pagine 30 e seguenti del bel libro di Gunter
Osterloh, dedicato a tale apparecchio. Rimando direttamente al
chiaro testo, cui farei sicuramente oscura glossa, e riferisco
solamente le conclusioni. Il telemetro della Leica M consente una
messa a fuoco più precisa rispetto allo stigmometro con focali
fino a 135 mm e la precisione rimane la stessa per tutte le focali inferiori.
In pratica la focale di 75 - 80 mm delle Rollei consente ancora di
sfruttare adeguatamente le possibilità dello stigmometro, una
decisamente inferiore come il 45 mm dell'Apotar 2,8 montato sulla
Flexilette, determina misure distinte da una certa approssimazione.
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