Come si carpisce
l'altrui fiducia
Semplifico
al massimo la narrativa.
Un appassionato
di fotografia (almeno lo ritengo tale dal momento che si è rivolto ad
Altair)
si aggiudica un oggetto a un'asta di eBay. Paga nel modo che
gli viene richiesto, riceve la merce, rimane soddisfatto, scambia
il feedback positivo.
Come spesso accade (è successo
anche ad Altair che ha così ampliato la cerchia delle proprie
amicizie) segue uno scambio di messaggi e il venditore propone
l'acquisto di altro oggetto con trattativa diretta, senza il
tramite di eBay. La controparte non ha ragioni di insospettirsi,
raggiunge l'accordo a mezzo mail e invia il
denaro con ricarica di carta postale, modalità
di pagamento già usata per l'acquisto andato a buon fine.
La merce non arriva; eBay segnala
di aver escluso il venditore, evidentemente a causa di precedenti
scorrettezze. Col senno di poi è facile osservare che l'acquirente
ha disatteso due regole di prudenza che eBay suggerisce a tutti i
frequentatori delle sue aste:
1) i collegamenti
stabiliti tramite eBay non devono essere utilizzati per offerte fuori asta; nessuna
protezione viene offerta per gli acquisti così effettuati;
2) attenzione ai pagamenti
mediante ricarica su carte postali: non vi è nessuna garanzia
circa l'identità del beneficiario.
L'amico che in buona fede ci ha
rimesso una somma non indifferente può solo rivolgersi alla
Polizia Postale e mettere in conto esperienza la perdita subita.
Il fatto merita di essere
divulgato per mettere sull'avvertito quelli che operano in buona
fede: la rete è aperta a tutti, ci consideriamo tutti vecchi
amici, ci diamo del tu fin dal primo contatto, ci scambiamo
notizie e impressioni ma dobbiamo usare qualche cautela poiché
individui di pochi scrupoli non mancano davvero e magari un
espediente semplicissimo come quello che vi ho riferito va più
facilmente a buon fine di un tentativo fraudolento di entrare in
possesso dei vostri dati riservati.
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OoOoOoO
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