Si tratta di
un'ottica
molto interessante che può essere utilizzata sulla Leica a
baionetta M.
In posizione d'uso
ha un aspetto imponente, in posizione di riposo rientra nel corpo
macchina offrendo di fatto un
ingombro
non dissimile a quello di un Summicron 50/2.
E' ovviamente
possibile impiegarlo anche
sulla
RD1
purché si abbia l'avvertenza di
non farlo rientrare poiché seguirebbero gravi danni. Si deve
aggiungere che la manovra di rientro è tutt'altro che immediata:
occorre regolare la messa a fuoco sull'infinito e quindi ruotare il
barilotto: si deve quindi escludere la possibilità di una distrazione.
Se viaggiate portandovi una Leica
ed una Bessa RD1 potete limitare la dotazione di ottiche a un
Tri Elmar e a un
Elmar collassabile. Se invece portate con voi la sola
RD1 (e magari una Rollei per
gli scatti più impegnativi) potete affiancare al Tri Elmar un 90 mm
Apo Lantar 3,5 o, se vi piace usare ottiche Leica, Un Elmar 90 rigido
a vite con apposito anello di raccordo.
Quest'ultima ottica è molto bella,
dà risultati notevoli ed ha anche il pregio di pesare molto poco.
L'accoppiata con la RD1 ha un
aspetto gradevole.
Tanto per dare qualche indicazione
precisa, l'Emar 90/4 collassabile pesa grammi 335, 360 con tappi
anteriore e posteriore, l'Apo Lantar 90/3,5 grammi 248, 270 con
tappi e paraluce, l'Elmar 90/4 non collassabile grammi 196, 227 con
adattatore vite - baionetta e tappi anteriore e posteriore.
Le dimensioni, come potete vedere
dall'immagine che segue, non sono molto differenti.
E già che siamo in
tema di tele da ritratto parliamo di un altro pezzo forte della
produzione Leica che sembra anch'esso pensato per lavorare insieme
alla RD1: il Summilux 75/1,4.
* * * *
|