Padova

 

 
Non alla solitudine scrovegna,
o Padova, in quel bianco april felice
venni cercando l'arte beatrice
di Giotto che gli spiriti disegna;
 

né la maschia virtů d'Andrea Mantegna,

che la Lupa di bronzo ebbe a nutrice,
mi scosse; né la forza imperatrice
del Condottier che il santo luogo regna.
 

Ma nel tuo prato molle, ombrato d'olmi

e di marmi, che cinge la riviera
e le rondini rigano di strida,

 

tutti i pensieri miei furono colmi
d'amore e i sensi miei di primavera,
come in un lembo del giardin d'Armida.


 



 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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