La Epson RD1
è sicuramente indicata per verificare la resa delle ottiche con
attacco e ingombro compatibili.
Ma quello che sto per proporvi non è
un obbiettivo in quanto risulta del tutto privo di lenti e tuttavia è
in grado di restituirci un 'immagine.
Sono stato tentato dalla
curiosità di verificare quel che si può ottenere dal connubio tra
la camera obscura usata da grandi pittori del passato e un modernissimo sistema di
registrazione delle immagini; così ho montato sulla baionetta
della RD1 l'accessorio predisposto da Mafrotto per la Leica M. Esso offre
una focale pari a 30 mm e un'apertura di circa 130/1. Sulla RD1 la
lunghezza focale diventa quindi di 45 mm. La possibilità di
regolare il sensore fino ad una sensibilità di 1.600 ISO consente
di operare in pieno sole con tempi di circa 1/60. Ovviamente la
qualità delle immagini non è eccelsa e l'ingrandimento oltre il
18x24
mostra sbavature di colore. In effetti ho giocato (e mi sono anche
divertito). Ho ripreso viste già acquisite con attrezzatura
tradizionale, sia perché non avevo tempo e possibilità di cercare
soggetti nuovi, sia per consentirvi di confrontare le
immagini ottenute con normale ottica e quelle date dal
forellino. Una
segnalazione per chi vuole approfondire il tema: nel numero di
luglio 2002 di Fotografia Reflex vi è un interessante articolo
sull'impiego del foro stenopeico, ricco di notizie, e anche di
esempi .. meglio riusciti dei miei tentativi.
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