Basta avere pazienza

 Ecco in mio possesso l'autoscatto che già un paio di volte avevo cercato di acquistare, risultando perdente in aste che scadevano in ore notturne.

Stavolta me la sono cavata a buon mercato poiché l'oggetto faceva parte di un generoso stock di materiale che ho acquistato in blocco ad un prezzo di poco superiore a quello che mesi addietro un fortunato venditore, mi pare canadese, aveva spuntato alla chiusura d'asta per il solo autoscatto. Del blocco facevano parte tre scatti flessibili di varia lunghezza, uno dei quali con fermo a vite.  Ve li mostro assieme ad analogo congegno ora in normale commercio.

Devo confermare la mia opinione che lo scatto flessibile moderno è più rigido, più ingombrante, più soggetto a deformarsi e perdere scorrevolezza. Inoltre il  fermo coassiale ha una notevole disposizione a innestarsi quando non serve e viceversa. Anche i tre scatti "vecchi" hanno quindi una palese utilità e non solo per un laudator temporis acti quale riconosco di essere

Ma è il momento di presentarvi l'autoscatto da me recuperato.

Come vedete lo scatto flessibile si innesta in una forcella la cui lunghezza può essere regolata a piacimento; l'asta di spinta va premuta verso l'interno e bloccata con l'apposito nottolino che la libera quando la leva di carica è vicina al termine della sua corsa. La stessa leva rilascia anche la forcella che porta il flessibile.  In sintesi, abbiamo il massimo di efficienza e di semplicità.

 E' pur sempre un oggetto in più da portare nella borsa, ma peso (soli 54 grammi) e ingombro sono assai modesti rispetto al vantaggio di ovviare alla mancanza di autoscatto incorporato e anche di evitare l'uso di quello esistente, di cui è nota la propensione a incantarsi nel momento meno opportuno.

 

OoOoOoO