Ancora batterie
Forse
a causa dell'età sto diventando monotono ma il
problema delle batterie, ora che gli apparecchi digitali tendono a
soppiantare quelli analogici, non può essere trascurato.
Leggo sul
numero di dicembre 2005 di Fotografia Reflex che i produttori
lanciano un allarme per la presenza sul mercato di batterie
contraffatte, costruite ed assemblate in modo approssimativo. Il
danno per i fornitori di accumulatori originali o comunque
costruiti con il rispetto delle specifiche d'origine è ben
comprensibile. E' poi a rischio la funzionalità degli apparecchi
ed anche la salute degli utenti poiché tali accumulatori
possono scoppiare durante la ricarica.
L'allarme è giustificato ma da vecchio brontolone mi permetto di far rilevare
che il rischio è soprattutto per gli utenti mentre la perdita per
i produttori è tutta da dimostrare e poi essi, nella maggior
parte dei casi, se la sono andata a cercare.
E chiarisco
subito il mio punto di vista: il fotoamatore che si trova un
apparecchio digitale danneggiato da un accumulatore inadatto
finirà quasi sicuramente per comprarne uno nuovo, magari di altra
marca, ma nel complesso la torta sarà pur sempre
divisa fra tutti i produttori presenti sul mercato.
Qualche utente
finale prenderà in esame la possibilità di rimettere in uso un
apparecchio a pellicola, magari del tutto svincolato dalle
batterie, ma questa perdita di clientela sarà sempre un danno ben
modesto se raffrontato al disinteresse che molti costruttori (o
forse il demerito è tutto degli importatori) mostrano nei riguardi
del cliente.
Già vi ho segnalato le difficoltà da me incontrate per
ottenere una batteria di scorsa per la Rollei dk 3000 e vi ho
partecipato la mia soddisfazione nel constatare che per la Prego
6200 potevo usare le batterie dell'altra macchina. Per
quanto mi risulta, a parte talune lodevoli eccezioni come la Leica
Digilux e la Epson RD1, la regola è quella della irreperibilità
delle batterie di ricambio (e soprattutto di scorta) ed è quindi
comprensibile che vengano acquistati prodotti non verificati dal
costruttore o dall'importatore, non per un malinteso senso del
risparmio ma semplicemente perché non c'era diversa alternativa a
quella di usare la fotocamera digitale come soprammobile.
La conclusione?
Dobbiamo
cominciare a difenderci noi consumatori orientandoci verso quelle
poche marche per le quali la reperibilità di batterie di ricambio
è garantita oppure verso quelle che usano le AA ricaricabili.
OoOoOoO
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