Le Baby Rollei
Nell'intermezzo tra la Rolleiflex
dell'anno 1929 e la Standard Alt viene immessa sul mercato,
nell'anno 1931, la prima Rolleiflex 4 x 4.
L'apparecchio utilizza la pellicola
commercializzata come film 127, all'epoca in voga per le Kodak
tascabili. Il formato 4x4 consente 12 pose in luogo delle 8
tradizionali del 4 x 6.
Di questo modello, che Derqui
classifica come A (manca una denominazione ufficiale della Casa)
sono state prodotte, fino all'anno 1938, 14.700 unità equipaggiate
in parte con un Tessar 3,5, in parte con un Tessar 2,8. Altre 2674
unità, equipaggiate con il Tessar 2,8, qualcuna ricercatissima con
lo Xenotar, sono state prodotte negli anni 1938 - 1941.
Si tratta di apparecchi assai rari: non
ho mai avuto la fortuna di vederne uno; nella mitica collezione
di Angelo Derqui, purtroppo da tempo trasferita oltre Atlantico,
vi era solo un esemplare di ciascun modello.
L'amico Angelo mi consentirebbe certo
di inserire le fotografie rilevabili dal sito, il cui indirizzo si
trova nei miei links e che ad ogni buon fine ripeto:
http://www.geocities.com/vienna/1244/rollei1/rollei1.html
Preferisco lasciarvi il piacere
di visitare questa sorta di Museo Telematico, che non so ancora
per quanto sarà disponibile. E poi altre foto molto chiare delle
baby "storiche" si trovano sul Book di Derqui (Vade
mecum indispensabile per qualsiasi rolleista che si rispetti) e quindi potete
soddisfare facilmente la vostra curiosità.
Dopo la fine della seconda Guerra
Mondiale la produzione Rollei riprende, ricca di modelli e idee
nuove, limitatamente al formato 6 x 6.
Ma nel settembre 1957 compare sul
mercato una Rollei 4x4 di concezione nuova che ha un discreto
successo e rimane sul mercato fino all'anno 1963, prodotta
in 62.250 esemplari in grigio e 4.930 in nero.
La pellicola usata è sempre la 127,
allora disponibile in tutti i tipi e, almeno in Italia, diffusa poiché in uso sulla
Comet Bencini, il classico regalo di Prima Comunione o di
promozione scolastica che alla fine degli anni '50 ha iniziato tanti giovani alla
fotografia.
Ancora conservo una scatola per
sviluppo pellicola i cui dischi spiralati possono essere sistemati
in modo da ricevere la pellicola da 35 mm, la 127 e la 120.
Alla pagina 223 del libro di Derqui
"Le biottiche moderne" si dà notizia di un tentativo di adattare
il Rolleikin su un unico esemplare di Rollei 4x4 del 1941,
matricola 850.228.
I rolleisti rimpiangono ora che un
adattamento del genere non sia stato studiato e messo a punto
dalla Casa costruttrice: sono note le difficoltà di reperimento
della pellicola 127, attualmente per quanto mi risulta reperibile
solo come negativo in bianco e nero e come invertibile a colori.
L'importatore per l'Italia la fornisce
contrassegno in quantitativi minimi di 10 pezzi e quindi vi è
ancora la possibilità di fare un uso sia pure limitato della
Rollei baby e non di lasciarla in vetrina a fare bella mostra
di sé.
Indico l'indirizzo di posta
elettronica
e il sito web dell'importatore
www.puntofoto.it
Io ho acquistato dieci
rulli in bianco
e nero e sono rimasto soddisfatto per la qualità.
E dopo questo esordio, un po' diverso,
in relazione al tipo di prodotto che troppo spesso viene
acquistato solo per trovare posto in armadio, passo a parlare delle mie
4x4 e dell'uso che ne ho fatto e ritengo di poter fare in futuro.
Le caratteristiche fondamentali sono
le stesse della sorella maggiore: l'otturatore offre tempi da 1 a
1/500 di secondo, l'obbiettivo è uno Xenar 3,5/60 mm con angolo di
ripresa 56°, lo stesso di Xenar e Xenotar 3,5/75, l'accoppiamento
di tempi e diaframmi somiglia un poco a quello delle Rolleicord.
L'avanzamento della pellicola avviene
agendo su apposito bottone che però carica automaticamente
l'otturatore. Interessante il blocco di sicurezza
dell'otturatore, collegato alla chiusura del pozzetto.
Lo
stile di famiglia è inconfondibile.
Non vi sono differenze di rilievo
visibili all'esterno tra
la grigia
e
la nera che però ha in rivestimento
in pelle anziché in finta pelle.
Qualche differenza si rileva invece
all'interno poiché i modelli più recenti hanno avuto una
modifica al sistema di avanzamento, resa evidente dalla scomparsa
dei due pomelli cromati,
presenti sulla grigia e assenti
invece nella
più recente nera:
Le caratteristiche fondamentali sono
però immutate e la nera si paga il doppio se non il triplo solo
perché assai più rara in quanto più ricercata e prodotta in
un numero di esemplari assai minore.
Per un rolleista incallito,
appassionato della biottica, la Rollei baby è appetibile per
l'ingombro assai minore e il peso ridotto a circa 2/3. La resa
dello Xenar è come sempre entusiasmante. La pratica
borsa a
conchiglia
offre una buona protezione e, una
volta aperta, il perfetto controllo della macchina, del tutto
libera nelle mani dell'operatore.
Con l'aiuto di un elastico per capelli
prestatomi dalla nipotina e di due dadi tolti ad un calendario da
tavolo (ma due sassi andrebbero bene ugualmente) ho trasformato
quasi per gioco la borsa in uno
stativo
che manca sempre nel momento in cui se
ha più bisogno.
Ma fra gli accessori della 4x4 (l'ho
avuta in dotazione della nera), vi è anche un'austera
borsa di cuoio.
Ed ora provo a dare la risposta che
forse attendete: per qual ragione un rolleista dovrebbe acquistare
una 4x4?
In verità la risposta deve essere
riferita ad un ben preciso momento.
Negli anni '60, quando le
pellicole 127 erano facilmente reperibili, la 4x4 poteva
senz'altro essere acquistata come secondo modello rollei da usare
nelle circostanze in cui ingombro e peso fanno la differenza. Ma
vi erano validi motivi per mettere in bilancio l'acquisto anche
come unico modello di biottica: il fotogramma 4x4 ha pur sempre
una superficie doppia rispetto al 24x36 e poi il
formato quadrato
presenta i noti vantaggi sui quali è inutile tornare. In pratica
per gli ingrandimenti fino al 30x40 allora in voga la Rollei baby
poteva soddisfare le varie esigenze senza far rimpiangere la
sorella maggiore e poi i modelli 24x36 più in uso (Retina, Vitessa,
Contessa ...) non consentivano il cambio dell'obbiettivo,
appannaggio di mostri sacri come la Leica mentre un 60 mm con
angolo di campo di 56° svolge in molti casi le funzioni di
moderato grandangolo e modesto teleobbiettivo.
Oggi la pellicola 127 può essere
approvvigionata (e non si sa fino a quando, speriamo che la
richiesta si mantenga elevata in modo da giustificare la
produzione e l'importazione) solo in bianco e nero da 100 ASA e
per diapositive della stessa sensibilità. Con queste limitazioni
la macchina può ancora consentire ottimi risultati, anzi mi
riservo di aggiungere a breve una galleria di immagini in bianco e
nero scattate con la Rollei baby. Ovviamente avrei potuto
realizzarle, e di miglior qualità, con una 6x6, la quale mi
avrebbe però dato, nelle particolari circostanze in cui operavo,
qualche problema aggiuntivo di ingombro e peso.
Ma il rolleista oltre ad un amatore
della fotografia è anche un collezionista e una 4x4 merita di
essere acquistata anche come ennesimo capolavoro della tecnica
derivato dall'idea geniale della biottica.
OoOoOoO
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