L'autoscatto
(seguito)
Eccomi
alle prese col nuovo autoscatto da utilizzare tramite flessibile, acquistato su eBay al prezzo di affezione
di $ 11.99 oltre $ 5.00 per spese postali.
L'oggetto è veramente "mint", con
scatola
e
istruzioni originali
Il peso è superiore a quello di molti
congegni moderni, per la precisione grammi 60,
ma ben modesto se usato come accessorio di un biottica. Già nell'inserzione si faceva cenno al funzionamento pneumatico
anziché ad orologeria. Ai primi tentativi il meccanismo però
scattava immediatamente. Dalle istruzioni ho appreso che ogni tanto va
instillata una goccia di lubrificante; la bomboletta
spray mi ha consentito di ripristinare la funzionalità del
complesso, evidentemente inattivo da molto tempo.
Mi sono quindi reso conto del
funzionamento: il pistone che aziona il flessibile comprime una
molla ed è trattenuto da apposita leva; al rilascio l'aria
entrata nel cilindro impedisce il ritorno immediato; il tempo di
fuoruscita dell'aria determina appunto il ritardo, che può essere
regolato agendo su apposita valvola.
E qui ho incontrato un'ulteriore difficoltà:
gli scatti flessibili anni '50 avevano una corsa assai minore;
quelli moderni in mio possesso fanno uscire il pistoncino di
spinta già al primo movimento dell'autoscatto.
Ho risolto il problema con
un'operazione di
bricolage che purtroppo
ha comportato la manomissione di uno scatto flessibile, cui ho
tagliato il pulsante di azionamento e qualche millimetro della
sbarretta sottostante.
A questo punto il
funzionamento
verificato dapprima su un apparecchio meno venerabile
della Rollei, di poi su una
biottica
è perfetto.
Dunque non dovrò più rimpiangere la
mancanza di autoscatto sulle Rollei moderne e neppure dovrò far
ricorso ad un congegno che ogni tanto provoca blocchi sulle Rollei
classiche: la scatola di cartone rimane nell'armadio ma
l'autoscatto pneumatico Kodak ha trovato la sua collocazione nella
borsa, pronto ad ogni evenienza.
OoOoOoO
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