DESCRIZIONE:
Si tratta della seconda versione dell'Automat C,
equipaggiata con Planar 3,5 o Xenotar 3,5 (entrambi con cinque
lenti); stranamente la versione più recente, e con i numeri di
matricola più alti, è priva di esposimetro. Derqui nel
Book riferisce
che il modello viene anche indicato come Rolleiflex 3,5 E ma questa
denominazione non trova riscontro nelle indicazioni ufficiali.
VISTA GENERALE:
PERIODO DI PRODUZIONE:
aprile 1957 -
febbraio 1959
NUMERI DI MATRICOLA
da 1.800.000 - a 1868.999
UNITA' PRODOTTE
43.000, comprese quelle con esposimetro, caratterizzate dalla sigla K4
C.
OBBIETTIVO DI RIPRESA
Planar 3,5/75
oppure Xenotar 3,5/75, entrambi
a cinque lenti,
su baionetta II con interasse
di mm. 42 (lo stesso della baionetta I)
VISTA OBBIETTIVO:
OTTURATORE:
Syncro Compur MX
CARICA E AVANZAMENTO PELLICOLA:
la
manovella avanza la pellicola e carica l'otturatore; l'arresto sul
primo fotogramma è comandato dal dispositivo di tasto.
DIMENSIONI: cm. : cm.
11,2x9,7x14,5
PESO:
gr. 1.020
CARATTERISTICHE PARTICOLARI: Anche in
questo modello si trova l'accoppiamento tempi diaframmi che può
essere disinserito agendo sulla barretta girevole.
E' considerato come la biottica di transizione fra l'Automat e la
F. Per i tradizionalisti, convinti della superiorità del pozzetto
rispetto al pentaprisma, poco inclini a consultare un esposimetro
interno, i cui limiti sono noti, e soliti applicare la regola del 16
e, solo se necessario, verificare i particolari con un esposimetro di
alta qualità - rappresenta la massima evoluzione della biottica.
Una curiosità: il punto rosso che si vede sul
top, vicino alla sigla DBGM, che farebbe pensare ad un sigillo
contro la sostituzione del frontale, è semplicemente il riscontro
della regolazione nel campo per luci deboli, presente nei modelli K4
C muniti di esposimetro.
INDICE DI RARITA': R-
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