PRODUTTORE:
F & H
PERIODO DI
COSTRUZIONE
da aprile 1957 a
febbraio 1959.
OGGETTO:
se lo vedete
a tergo
pensate che si tratti di una Rollei T;
se lo guardate
di fronte
notate la
baionetta II
l'ottica Xenotar e il comando
dell'autoscatto in alto e per voi a destra; pensate quindi ad
una Automat C; anche il numero di matricola 1861269 si riferisce ad
un'Automat C mod. K 41.
Però un particolare non convince: il
pozzetto ha inequivocabilmente le cerniere laterali che
caratterizzano la rimovibilità e sono ben visibili i fermi che
consentono di liberare tale componente e sfilarlo a tergo.
DESCRIZIONE
Si tratta di un'Automat C appartenuta ad un professionista che la
utilizzava per il lavoro corrente e purtroppo non scatta più;
l'attuale proprietario non può riferire se la modifica è stata fatta
in laboratorio oppure dalla Casa Madre.
COMMENTO:
ci troviamo di
fronte a un ibrido "pulito" come lo sono in genere gli apparecchi
Rollei, modificato per venir incontro a ben precise esigenze
dell'operatore il quale evidentemente usava anche il pentaprisma. Si
deve segnalare che nella sostituzione del pozzetto si è perduta la
possibilità, offerta
dall'Automat C nella sua configurazione di origine
di mettere a fuoco ad altezza d'occhio
mediante apposita lente che inquadra sullo specchio argentato, a 45
gradi dopo l'apertura del traguardo. Non è stato infatti installato
il pozzetto di una 3,5 o 2,8 F, come sarebbe stato agevole attesa
l'intercambiabilità, ma uno
semplificato
come quello della T, della Rolleicord
VA, della Magic II. La finitura liscia anzichè satinata delle parti
metalliche e in finta pelle indica la Magic II, ma tali particolari
ben possono esser cambiati nel corso della produzione. E' chiaro
però che all'autore o committente della modifica interessava
solamente la sostituzione del pozzetto con pentaprisma, non anche la
trasformazione di un modello in modo da renderlo simile a quello di
più recente produzione. In conclusione, un bel pezzo da usare
tutti i giorni e da conservare per la sua "storia personale".
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