72 anche nel
formato 24x36
ma solo con speciali
caricatori non più reperibili:
e se ne trovate uno
dovete procurarvi anche una Rollei Cubo
I collezionisti
sanno che negli anni ‘60-’70 i costruttori giapponesi rilanciarono
il mezzo formato 18x24. L'industria Italiana già dieci anni prima
aveva commercializzato con scarsa fortuna (cui si contrappone
l'attuale successo sul mercato del collezionismo) le microcamere
Ducati le quali peraltro impiegavano speciali caricatori da 15 pose,
introvabili dopo che fu sospesa la produzione degli apparecchi. Le
varie Olympus, Canon, Nikon utilizzavano invece i normali caricatori
noti con la sigla 135 ed ebbero una certa diffusione per la
maneggevolezza e soprattutto perchè con una pellicola da 36 pose si
potevano fare 72 foto.
Negli anni ‘80 la
Ilford produsse una variante della emulsione HP5 35 mm
caratterizzata da uno speciale supporto ultrasottile che consentì la
commercializzazione di caricatori 135 da 72 pose. L'iniziativa non
ebbe fortuna poiché una pellicola lunga più di tre metri pone
gravi problemi nello sviluppo. E poi i contapose dei normali
apparecchi non vanno oltre il n. 36 o poco di più e il modesto
ingombro e la facilità di sostituzione ben difficilmente fanno
desiderare un maggior numero di pose (anzi attualmente vengono
commercializzati caricatori da 12 o da 24 pose che incontrano il
favore del pubblico). Indubbiamente una forte riserva di pellicola
è utile per chi scatta a ripetizione, con l'ausilio del motore ma
tale modo di fotografare interessa solo pochi operatori poiché
introduce un fattore di causalità che non potrà mai superare la
bravura del fotografo nel cogliere quel particolare aspetto della realtà prima che
scompaia. La Rollei, sempre all'avanguardia del progresso
tecnologico, non trascurò le potenzialità offerte da tale tipologia
di caricatori e le Cubo Reflex, le quali
consentono di scattare a raffica fino a 3 fotogrammi al secondo,
vennero equipaggiate di magazzini opportunamente predisposti con un
contapose che giungeva al n. 72 e con pressapellicola che si
adattava al ridotto spessore della speciale emulsione.
Malgrado
d'avvento del digitale una Rollei Cubo si può ancora utilizzare con
soddisfazione per le sue particolari doti che vanno ben oltre il
cambio del magazzino, con nomali caricatori da 36 pose o meno. La
pellicola Ilford HP5/72 è ormai solo un ricordo storico.
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